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Crisi respiratoria e poi la fine, Nicola Comarella muore a soli 17 anni
Nicola Comarella, il 17enne morto la notte dell’11 marzo scorso nella sua casa di Funer di Valdobbiadene, è stato stroncato da un aneurisma cerebrale.
La notte dell’11 marzo Nicola Comarella stava guardando un film al computer insieme a uno dei suoi fratelli quando verso le 23.30 si è sentito male e ha iniziato a respirare faticosamente. Poi in pochi minuti si è accasciato al suolo ed è morto.
A darne il primo annuncio fu la Federazione Italiana Sport Orientamento, dove Nicola era tesserato presso la società di Ori Tarzo. Era un grande amante dello sport e dell’atletica, così come ricordava il Presidente dell’Ori Tarzo, Silvano Bernardi: “Non vorrei sembrare retorico, ma era un ragazzo d’oro. Sempre in prima fila quando organizzavamo qualche cosa. Lui e la sua famiglia erano entrati a far parte del mondo dell’Orienteering da 3-4 anni ed erano dei trascinatori. Sono sconvolto“.
La notte dell’11 marzo i soccorsi erano intervenuti senza successo e immediatamente il sostituto procuratore Paolo Fietta aveva disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Il giovane Nicola aveva avuto un’influenza stagionale poco prima della morte ma senza conseguenze e soffriva di asma in una forma lieve.
Ieri alla Procura di Treviso è stata depositata l’autopsia, in cui si legge che la causa del decesso del giovane trevigiano è stato un aneurisma cerebrale. Il procuratore della repubblica Paolo Fietta, che aveva aperto l’indagine, deciderà nelle prossime ore riguardo al nullaosta per i funerali di Nicola Comarella.
A Funer di Valdobbiadene, il suo paese natio, lo ricordano tutti come un ragazzo garbato, sorridente, disponibile e solare. La sua scomparsa è un vuoto incolmabile per i familiari: Raffaella, la madre, Sandro, il padre, e i due fratelli Francesco e Guianluca.
- Pubblicazione:
- MeteoWeek
- Data di pubblicazione:
- 18 marzo 2020
- Tipologia pubblicazione:
- Quotidiano online
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