Si è svolta domenica scorsa la 4° Tappa del Tour Trevigiano a cui è stata abbinata la fase regionale del Trofeo CONI, la prima vissuta in prima persona da Presidente dell’ Orienteering Tarzo A.S.D. La manifestazione si è svolta nel migliore dei modi, nonostante un tempo non proprio propizio e un terreno di gara assai compromesso dalle recenti piogge. Tutto è però andato nel verso giusto e alla fine la soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori è stata veramente grande.
Fin qui nulla di particolare, del resto da sempre l’Ortarzo si è distinto per la capacità nell’organizzare e gestire eventi di grande rilievo e quella di ieri, tutto sommato, è stata una gara che si potrebbe descrivere di normale routine. Io, da parte mia, ho fatto il mio solito lavoro (allestire l’arrivo e la logistica del ritrovo e la parte burocratica della sicurezza) cose che ho sempre fatto in modo assolutamente autonomo e indipendente. Fin qui non mi ero mai posto altri problemi connessi con la manifestazione in corso in quanto sapevo che altri ci avrebbero pensato. Fatto il mio lavoro io ero libero di farmi la gara, farmi due chiacchere (anche qualcuna in più) con gli amici e concorrenti e poi finito il tutto raccoglievo le mie cose, tornavo a casa contento e il tutto finiva li.
Ieri mattina però, al suono della sveglia, qualche dubbio mi è venuto; mi sono chiesto: “ma è tutto a posto, tutti sono stati avvisati e sanno cosa devono fare, tutti i ruoli sono coperti?” Sul momento mi è venuta un po’ di tremarella che però, arrivando sul luogo di ritrovo, è completamente svanita in quanto la grande macchina dell’Ortarzo si era già messa in moto e ognuno era già al proprio posto pronto per assolvere al meglio il proprio compito. Ho parecchio riflettuto su questo aspetto e mi sono improvvisamente sentito orgoglioso di rappresentare un gruppo affiatato di amici competenti e disponibili, tutti pronti a dare il meglio di se, ognuno con il proprio compito per garantire la buona riuscita nell’insieme della manifestazione e per confermare ancora una volta di essere parte integrante di una grande Società.
Citare uno per uno i nomi dei singoli collaboratori sarebbe fuori luogo perché si rischierebbe di dimenticare qualcuno, però tutti, ma proprio tutti hanno svolto con passione il proprio compito rendendosi partecipi e parte attiva di una macchina organizzativa straordinaria.
Cosa dire?… personalmente mi sento in dovere di esprimere la soddisfazione ed il piacere di far parte di questo gruppo straordinario composto da tante singole individualità di spessore assoluto. A tutti i collaboratori un doveroso ringraziamento da parte mia e del Consiglio che rappresento e l’augurio di continuare a svolgere il nostro compito nell’Ortarzo con lo stesso piacere e tanta soddisfazione.
Silvano Bernardi